venerdì 20 marzo 2020

CAREMA 2015 - CANTINA PRODUTTORI NEBBIOLO DI CAREMA

Carema è un paesino del Canavese con meno di 800 anime posizionato in una conca rivolta a mezzogiorno, nella parte nord occidentale del Piemonte in provincia di Torino. L’ultimo lembo di terra piemontese prima di arrivare, di lì a un paio di chilometri, al confine con la Valle d’Aosta. 
Alle spalle del centro abitato, sulla montagna sovrastante si stagliano vigne mozzafiato che a macchia di leopardo si espandono sul pendio tra boschi e rocce a un’altitudine che varia dai 300 ai 600 metri di quota. I terreni sono morenici di origine glaciale e corrispondono ai grandiosi massicci cristallini del Monte Rosa, del Monte Bianco e del Gran Paradiso portati a valle durante il periodo quaternario dal ghiacciaio Balteo, circa un milione di anni fa. 


E’ qui che viene coltivato un biotipo di Nebbiolo chiamato picotendro (picotener), diverso da quelli delle Langhe e del Roero. Il comprensorio caremese è scandito da gradoni a terrazze scavati nella roccia, eredità ricevuta dagli antichi abitanti della zona che hanno strappato più suolo possibile alla montagna per poter sviluppare la viticoltura. Su ogni terrazza vi è una gran quantità di piccoli pilastri, detti “pilun”, che hanno la funzione di sostenere le pergole dei vigneti chiamate “topie”. 
Le lavorazioni in vigna sono esclusivamente manuali e comportano un dispendio di manodopera circa quattro volte superiore al lavoro di una vigna comune. Uno dei casi in cui l’aggettivo “eroico” ha veramente senso. I vini mostrano come tratti dominanti una gustosa freschezza giocata sui toni della grazia e dell’eleganza. E possono essere molto longevi.


La DOC è nata nel 1967 e oggi copre solo 20 ettari, sopravvissuti ai circa 120 dei primi del ‘900; le vigne sono state custodite negli ultimi anni per lo più da viticoltori anziani e da due realtà che si sono rivelate decisive per il mantenimento dell’area: la Cantina Sociale dei Produttori e la Cantina Ferrando, di recente affiancate da giovani vignaioli molto promettenti che stanno incrementando il numero dei custodi del territorio: Muraje, Monte Maletto, Chiussuma e Sorpasso. 
La Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema è stata fondata negli anni ’60 da un gruppo di dieci viticoltori, mentre oggi conta un numero di soci che si aggira attorno ai 110, tra cui un’ottantina di conferitori di uve. Il numero di bottiglie prodotte non è quello che ci si potrebbe aspettare da realtà cooperative di altri territori meno difficili: poco meno di 70.000 bottiglie annue, di cui quasi 60.000 tra Carema e Carema Riserva (le restanti ricadono nella confinante DOC Canavese). Buoni da subito, i Carema dei Produttori mostrano grande longevità come dimostrato dalle migliori annate dei decenni’70 e ’80 assaggiate un paio di anni fa. 


Carema Classico etichetta nera 2015 – Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema 
Il mosto fermenta in acciaio con lieviti selezionati e trascorre dodici giorni a contatto con le bucce; il vino viene poi trasferito in grandi botti di rovere dove sosta per almeno due anni. 
Rosso rubino con leggeri riflessi aranciati, il colore ha veste luminosa e trasparente. Il naso sfodera toni accattivanti di piccoli frutti rossi (lampone e fragoline di bosco) ai quali si aggiungono delicati cenni floreali di violetta e scie speziate, cui fanno eco lievi toni boisè. Il sorso, che non manca di morbidezza e sostanza, è tonico, slanciato ed elegante. Il volume e l’acidità si integrano magistralmente accompagnandosi a un tannino fine e misurato. Lo sviluppo gustativo ha un allungo fresco, succoso e profondo seguito da un finale molto saporito, quasi salato. Un piccolo capolavoro tutto improntato sulla finezza di tocco e sulla leggerezza del sorso.

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